Come dentro, così fuori 🌺
La legge di Corrispondenza recita “Come sopra – così sotto, come sotto – così sopra. Come dentro – così fuori, come fuori – così dentro. Come nel grande – così nel piccolo.”
In sostanza siamo tutt’uno con l’Universo ed il senso di separazione che avvertiamo è soltanto illusione. Ciò che avviene dentro di noi influenza la realtà fuori di noi, e viceversa, di conseguenza, per capire il fuori dobbiamo vedere dentro e per capire il dentro dobbiamo sapere guardare al fuori in modo nuovo. Quello che pensiamo essere il Mondo infatti è con ogni probabilità ciò che si manifesterà a noi.
Le esperienze che viviamo non sono altro che riflesso della nostra realtà interiore. I nostri pensieri, le nostre paure, le nostre aspettative vanno in un certo senso a plasmare ciò di cui andremo a fare esperienza.
Questa nuova prospettiva apre il campo ad
un forte concetto di responsabilità individuale che può generare emozioni
contraddittorie. Una bellissima frase di Erica Jong afferma: "Prendete
la vostra vita tra
le mani e
cosa succede? Una cosa terribile: nessuno a cui dare la colpa". E’ esattamente
questo il concetto che volevo esprimere, perché, se da un lato, l’idea di essere
co-creatori della nostra realtà ci può far sentire incredibilmente potenti,
dall’altro può spaventare. Nessuno lo ammetterebbe mai, probabilmente nemmeno con
se stesso, ma la verità è che a volte risulta quasi più facile rassegnarsi all'idea
di essere semplicemente in balia del destino e degli eventi, anziché accettare che
se la nostra vita non ci piace e stiamo vivendo situazioni spiacevoli, ciò
dipende da noi, dalle convinzioni limitanti che nel tempo abbiamo fatto nostre
e dall’idea distorta che ci siamo creati del mondo e di noi stessi.
"La nostra paura maggiore
non è di essere inadeguati.
La nostra paura maggiore
è di essere potenti oltre misura."
sono le parole che Nelson Mandela ha pronunciato durante il suo discorso di
insediamento nel 1994. Ci hanno abituati a crederci limitati ed alla mercè del
destino, ci hanno insegnato ad essere diffidenti e sempre preparati al peggio e
non è facile cambiare sguardo. La nostra
mente funziona infatti per associazioni e tende a scegliere sempre I percorsi a
lei più familiari, indipendentemente dal fatto che siano più o meno funzionali
alla nostra felicità.
Dobbiamo quindi costruire nuove
associazioni mentali più favorevoli a noi e alla visione a cui vogliamo dare
vita. Come farlo? Smettendo di concentrarci su ciò che ci spaventa, su ciò che
non ci piace e andando invece a nutrire quelli che sono i pensieri positivi, i
desideri, tutte quelle emozioni belle che ci fanno stare bene. Come spiega
meravigliosamente l’espressione hawaiana “MAKIA” “là dove è la tua attenzione lì
va la tua energia”. Portando quindi l’attenzione sui pensieri che ci fanno evolvere
e a quelli che stiamo dando energia e come sappiamo bene cresce solo ciò che riceve
nutrimento. Bene, la nostra energia è il nutrimento per ciò che si manifesterà
nella nostra vita.
Dipende da noi quindi. Il punto chiave è la
consapevolezza. Rendersi consapevoli dei propri pensieri. Utilizzarli come una
sorta di guida e di imparare poco a poco a scegliere quelli migliori per noi,
per andare in una direzione di maggiore benessere, di maggiore gioia e di
maggiore armonia con il tutto.
Aloha 🌺
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