IO TI VEDO



“Io ti vedo” (Jake Sully e Neytiri, Avatar)

IO TI VEDO. Possiamo dire di riuscire davvero a vedere l'altro, a sentire il suo cuore che batte, ad ascoltare ciò che ci sussurra? IO TI VEDO, io sono connesso con te, io sento come senti tu, io riconosco la bellezza che è in te, io riconosco il divino che esprimi.

Amare significa questo. Vedere la persona che abbiamo di fronte, vederla davvero nella sua essenza senza i filtri delle nostre aspettative, senza i condizionamenti della nostra storia e delle nostre convinzioni. E' un uscire fuori; abbandonare le nostre prospettive limitanti e decidere di immergersi nelle profondità. Scendere giù fino in fondo, aprire la porte chiuse e consentire all'altro di mostrarsi a noi nella sua interezza, nella sua autenticità.

Perché non esiste sensazione migliore del sentirsi accolti esattamente per ciò che si è; consentirsi di fare un bel respiro, togliere la maschera e potersi sentire a casa. 

L'amore non dovrebbe mettere condizioni. "Ti amo se fai questo", "ti amo se mi fai sentire così" o peggio ancora "se tu mi amassi davvero ti comporteresti in modo diverso"...questo non è amare, questo è il tentativo di esercitare un controllo sull'altro. 

Non esistono che due modi per approcciarsi alla vita. Il primo è dominati dalla paura, il secondo è orientati verso l'amore.

"La paura non è altro che l’assenza dell’amore. Dimenticati della paura; fa qualcosa con amore. Se ami, la paura scompare. Se ami profondamente, la paura non c’è più.”

Osho

Lasciare spazio all'Amore diventa allora l'unica cura possibile per guarire. 

Amare è  la nostra condizione naturale e dovrebbe essere quindi la cosa più semplice del mondo; in realtà è difficile perché richiede una condizione: coraggio. Il coraggio di affidarsi, di abbassare le difese, di togliere la corazza, di rinunciare al proprio potere. Richiede la forza di gestire la paura di essere feriti, rifiutati, di perdere l'altro, la forza di mettersi in gioco.

IO TI VEDO.

Riuscire a benedire l'altro, ad accoglierlo pienamente in ogni sua parte, senza filtrarlo, senza cercare di trasformarlo e allo stesso tempo mostrarsi a lui autenticamente per ciò che siamo, nudi, aperti, liberi.

Quando cerchiamo di venderci bene per farci accogliere dall'altro non stiamo nutrendo l'amore, non stiamo consentendo all'altro di vederci davvero. Di cosa abbiamo paura? Semplicemente di non essere accolti. Ciò che cerchiamo incessantemente nell'altro è l'abbraccio della Madre, che per definizione è colei che ci ama senza condizioni, senza se e senza ma. Quando siamo bravi e quando non lo siamo, quando facciamo la cosa giusta e quando commettiamo errori. L'Amore è questo abbraccio, capace di sciogliere le paure, di spingerci ad uscire allo scoperto. L'ombra non è che l'altro aspetto della luce. L'una non esiste senza l'altra.

Amare è consentire a se stessi e all'altro di esprimere ogni aspetto, è consentire a se stessi e all'altro di essere allo stesso tempo azione ed emozione, ombra e luce, yin e yang, è uscire dai ruoli, spogliarsi delle definizioni e semplicemente essere. Anima, spirito, bellezza, divino, amore.

"Non resistete più alla vita. Non rifiutatevi più. Non continuate a portarvi addosso tutte quelle colpe. Accettate ciò che siete e accettate gli altri per ciò che sono. Avete il diritto di amare e di essere felici, di condividere il vostro amore e di non avere paura di essere amati"

Don Miguel Ruiz, La Padronanza dell'Amore

Aloha 🌺


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