Mettere via il cuore ❤




Una volta in un libro ho letto una frase che suonava più o meno così: "La confusione è quello stato meraviglioso che precede la chiarezza". Wow, bellissimo...quando però ci vivi immerso costantemente nella confusione non sembra tanto facile; almeno, non è facile finchè non scegli di smettere di vedere questa cosa come un limite ed inizi a vederla come una risorsa.

La confusione va accettata come un momento di transizione. L'anima segue tempi diversi dalla mente razionale e spesso ha solo bisogno del nostro silenzio per portarci le risposte che ci occorrono.

Tuttavia noi siamo impazienti, dobbiamo sapere, dobbiamo capire, dobbiamo decidere e forziamo i tempi facendo violenza a noi stessi: scegliamo un tempo imposto da qualcosa che è fuori da noi, anzichè il tempo del nostro cuore. E questo perchè tendiamo ad identificarci con la nostra mente e lasciamo sia lei a decidere seguendo logiche e ragionamenti puramente razionali dettati da ciò che abbiamo appreso e dall'istinto primario di difenderci dal dolore e dal pericolo. 

La mente in realtà dovrebbe essere uno strumento al nostro servizio, un meraviglioso strumento che dobbiamo certamente amare ma che dobbiamo anche imparare a guidare.

Non lasciare che il tuo cervello interferisca con il tuo cuore

(Albert Einstein)

Forse l'ostacolo maggiore nel lasciare pieno potere al nostro cuore è l'avere per troppo tempo frainteso la capacità di dare voce alle nostre emozioni più autentiche e profonde chiamandola debolezza. Io trovo invece non vi sia nulla di più coraggioso di esprimere ciò che si ha dentro, non vi sia nulla di più potente del riuscire a mettere a nudo se stessi con fierezza e gioia. non è facile però; occore non farsi spaventare dall'intensità delle emozioni che sentiamo.

Da piccola amavo tantissimo le fiabe (le amo anche oggi in realtà) e avevo letto (o forse inventato) una fiaba meravigliosa. Parlava di una principessa di una dolcezza infinita il cui cuore però era tanto sensibile da non riuscire a "sopportare" tutto l'amore che provava. Era così forte, così intenso che si sentiva costantemente mancare il fiato. Bastava che vedesse un gattino correre in un cortile o un bambino abbracciare la sua mamma che sentiva il suo cuore riempirsi di una tale quantità di tenerezza da essere sul punto di scoppiare. Così, un giorno dovendo diventare regina, decise di rinunciare al suo cuore; se lo fece estrarre dal petto e lo fece chiudere in uno scrigno. Avrebbe potuto in questo modo governare più facilmente, in modo completamente rispettoso dei suoi doveri e delle leggi del regno. Peccato che la sua bellezza che era stata sempre luminosa sembrava via via farsi più lontana e la sua voglia di vivere iniziò a spegnersi. Le fu così rimesso il cuore nel petto; una miriade di emozioni percorse tutto il suo corpo dal basso all'alto, si sentiva insieme spaventata e felice, fragile e potente e così in quel momento magico e perfetto capì che non doveva più negare se stessa, né temere l'intensità di ciò che provava. Lasciarle fluire semplicemente, lasciare che fossero le emozioni a condurla per mano. 

A volte ci appare più semplice e meno doloroso stare nella nostra testa, anziché scendere giù nella profondità di noi stessi perchè il buio fa paura. Ma è proprio lì che si nasconde la nostra unicità, è proprio lì che si trovano i semi che fanno germogliare i sogni più belli, le scelte più ispirate, le intuizioni più grandi.

"Le vostre visioni diventeranno chiare solo quando guarderete nel vostro cuore. Chi guarda fuori, sogna; chi guarda dentro si sveglia"

(Carl Gustav Jung)

Aloha 🌺



Commenti

Post più popolari